Oggi riso, anzi, risotto. Voglio
presentarvi una mia ricetta che, naturalmente, non è una mia vera
invenzione ma una modifica ad una ricetta esistente. Parlo di risotto
al ginger.
Ritengo di essere un appassionato di risotti – mia madre mi lasciava
rigirare il risotto quando ero piccolo. Per tantissimo tempo sono
rimasto legato alla maniera tradizionale di cucinarlo ma, forse
per il fatto di essere poi vissuto per lunghi periodi ben oltre
i mille metri di altitudine, sono dovuto passare alla pentola a
pressione per assicurarmi un costante buon risultato oltre che un
certo risparmio di tempo. |
|
Per preparare il risotto
con la pentola a pressione vale il rapporto di uno a tre: per una
tazza di riso (150 gr.) ci vogliono tre tazze di brodo e tre minuti
di pentola a pressione. Io aumento un poco sia la quantità del brodo
che i minuti.
Il mio risotto al ginger (zenzero) è una variante del risotto
al limone. L’unica aggiunta è proprio il ginger che io taglio sottilissimo
con un coltello affilatissimo (senza sega per carità) per traverso.
E’ necessario tagliarlo molto sottile, altrimenti risulta fastidioso
da masticare. E’ anche necessario tranciare i fili che lo attraversano
per tutta la sua lunghezza. Se non volete cimentarvi con questo
taglio potete sempre grattugiare il ginger ed il sapore non ci perderà
di certo. Ingredienti:
5 o 6 cm di ginger sbucciato (ormai rientra tra gli ingredienti
facilmente reperibili in Italia) |
una cipolla
olio di semi
450 grammi di riso per risotti (non paraboiled)
2 litri di brodo di dado
vino bianco
succo di un limone
buccia grattugiata di un limone
burro
parmigiano
pepe grattugiato fresco |
|
Affetto sottilmente
la cipolla e la metto a cuocere in un dito d’acqua nella pentola
a pressione aperta. Esaurita l’acqua aggiungo l’olio e faccio rosolare.
Dopo qualche minuto aggiungo il ginger grattugiato o a fette che
sia.
Prima che la cipolla cominci a colorarsi aggiungo il riso. Lascio
che si tosti un poco ed aggiungo un buon bicchiere di vino bianco.
Sfumato il vino, aggiungo tre quarti del brodo bollente, mi accerto
che non ci sia del riso attaccato al fondo e chiudo la pentola.
Appena la pentola inizia a fischiare abbasso il fuoco e faccio partire
i quattro minuti.
Allo scadere dei quattro minuti tolgo la pentola dal fuoco, la faccio
sfiatare ed appena possibile la apro.
A questo punto il riso dovrà ancora cuocere un poco e magari ci
sarà da aggiungere dell’altro brodo, che ho mantenuto caldo.
A cottura ultimata aggiungo il succo del limone e la sua buccia
grattugiata, il parmigiano ed il burro, aggiusto di sale e lascio
mantecare per qualche minuto. Fate in modo che venga servito “all’onda”,
eventualmente aggiungendo qualche cucchiaiata del brodo rimasto.
Il pepe lo si può macinare direttamente sul piatto.
Io faccio in modo che questo risotto rimanga pressoché incolore.
E' la delicatezza, coniugata al piccantino del ginger, che deve
caratterizzarlo. |
Buon appetito.
Filo e Giò |
|