Le
puntine di maiale io le ho conosciute solo in tarda età.
Per accertarmi che il vero nome in italiano fosse puntine, ho
dovuto fare una ricerca su Internet. Le ho provate, infatti, per
la prima volta, in una “steak house” a Lusaka,
in Zambia dove, naturalmente, non si chiamavano puntine ma “spare
ribs”. Me ne sono innamorato subito. E in questo sono
in buona compagnia. |
E’ un piatto che
davvero con un minimo di attenzione vi farà guadagnare
tante amicizie e inimicizie nello stesso tempo: se si riesce a
mangiarne un certo numero, è un piatto che mette allegria,
altrimenti ti fa incavolare moltissimo. E’ uno di quei piatti
che ti fa pensare che gli altri ne stiano mangiando più
di te, che quello che gli altri mangiano lo stiano togliendo proprio
a te. Si tratta, infine, di un piatto che non si mangia per fame,
infatti sulle puntine (o spare ribs o spuntature
o pettinicchi che siano) non c’è mica
tanta carne, sono tutte ossa. |
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Io
preparo le puntine di maiale in due modi: grigliate e fritte.
In entrambi i casi vanno marinate con una salsa agrodolce e piccante.
E’ un mio personale adattamento di ricette cinesi, ecco spiegata
la presenza di zucchero, olio di sesamo e salsa di soia. Le puntine
vanno tagliate ad una ad una – costola per costola - e se le volete
friggere sarà bene che le accorciate, tagliandole in due
o tre pezzi da cinque centimetri circa. |
Ecco gli ingredienti di massima della marinata
per circa un chilo di puntine:
tre cucchiai di olio di sesamo
due spicchi d’aglio schiacciati
5 centimetri di ginger grattugiato
un paio di cucchiai di salsa di soia
due cucchiai di miele
un cucchiaio di zucchero
tre cucchiai di buon aceto di vino
½ cucchiaio di salsa worchester
olio di peperoncino o peperoncino in polvere, a
piacere
quattro cucchiai di ketchup
sale q.b. |
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Come dicevo, questi
sono gli ingredienti di massima, potete naturalmente apportare
tutte le modifiche che volete. Non ho, per esempio, inserito il
“chutney”, una specie di marmellata di frutta
o verdure che in Italia non va per la maggiore. In verità
il chutney non lo faccio mai mancare quando preparo gli “spare
ribs”. Per ovviare a questa mancanza ho aumentato il miele nella
ricetta. Bene, passiamo alla preparazione.
Le puntine vanno marinate per tutta una notte e
cotte sul barbecue normalmente, spennellandole con la loro marinata
fino a cottura completa. |
La versione fritta è un poco più complessa
ma sarete premiati dal risultato se ci proverete. Sarà
bene che non usiate padelle antiaderenti, rischiereste di rovinarle
con l’attrezzo che usate per rigirare o con le ossa che sono molto
taglienti.
Bisogna friggere le puntine dopo averle sgocciolate
dalla marinata, poche alla volta, in olio abbondante, fino a tre
quarti di cottura. A fine frittura bisogna cambiare padella perchè
l’olio della frittura sarà molto sporco per via della marinata
rimasta sulle puntine. Scaldate abbondantemente la nuova padella
o, meglio, il wok se l’avete
acquistato, aggiungete due cucchiai di olio di sesamo e fate in
modo che si unga tutta la superficie. Quando il wok sarà
fumante versate la marinata e subito dopo le puntine già
fritte. |
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Rimescolate continuamente
per caramellare e colorare completamente la carne. A cottura quasi
ultimata aggiungete una bella manciata di semi di sesamo che migliorernno
sia l’aspetto che il gusto di questo piatto. Servite immediatamente.
Inutile dire buon appetito! |
Filo e Giò
filom51@hotmail.com
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