Sciacca
- lavorazione carri di Carnevale 14-15 febbraio 2004
Fine settimana di febbraio a Sciacca. La voglia di divertirci
ci ha portato a passare la serata di sabato in una bella sala
giochi sita nel lungomare di questa allegra cittadina.
Prima però il club ha voluto donare una rosa, un mazzolino
di mimose e un bacio di cioccolata a tutte le coppie per festeggiare
il San Valentino protettore degli innamorati...
Poi di corsa in sala
giochi. L’attrazione più grande era sicuramente quella
del bowling. Grandi e piccini, uomini e donne si sono cimentati
nell’ardua impresa di cercare di abbattere i dieci bianchi birilli.
La competizione è stata molto accesa e alla fine, a dimostrazione
che la classe non è acqua…, sono risultati vincitori Marco
e Giuseppe. Qualcuno si è voluto esibire poi ai tavoli
di biliardo, ai flipper e al bigliardino.
Si è deciso
poi di pernottare sul molo, molto grande e accogliente.
I programma della mattina prevedeva la visita ad un padiglione
dove era in costruzione uno dei più belli e grandi carri
che sfileranno a Carnevale per le vie di Sciacca. Grazie alla
gentilezza del sig. Nino Cucchiara, uno dei più
importanti e premiati costruttori di carri, siamo riusciti ad
assistere alle ultime fasi della realizzazione di queste imponenti
macchine che sono nel loro genere delle vere e proprie opere d’arte..
La passione per il Carnevale traspare da tutte le parole e dallo
sguardo del sig. Cucchiara che dal 1974 si dedica a questa attività.
La nostra curiosità era molto grande: varie volte siamo
venuti a Sciacca per ammirare quello che è uno dei più
bei Carnevali di Sicilia ma stavolta volevamo andare oltre,
volevamo conoscere le varie fasi della realizzazione, dalla
ideazione sino al completo assemblaggio.
Ci siamo subito resi conto che si stava realizzando un carro
molto grande di circa 13 metri di altezza.
Grandi teste, mani e oggetti vari erano disseminati ovunque
e molte persone si davano da fare come formichine per completare
l’opera. Chi saldava, chi rifiniva la cartapesta, chi colorava
le parti già finite, chi provava i complessi movimenti
comandati da un unico motore.
Deve essere certamente una grande soddisfazione vedere realizzato
ciò che prima era solo nella mente. Il soggetto viene
stabilito alcuni mesi prima dall’ideatore e dopo l’approvazione
del committente viene costituito il gruppo di realizzatori che,
avvalendosi di decine di collaboratori, meccanici, artisti decoratori,
plasmatori, deve portare a termine il lavoro. Il sig. Cucchiara
ci ha mostrato il bozzetto del carro in costruzione dal titolo
“Scacco Matto” e ci ha spiegato l’allegoria: la vita è
tutta una partita a scacchi dove i giocatori con le loro furbizie
cercano di sopraffare e dare scacco matto all’avversario. Purtroppo,
però, nel gioco della vita alla fine il perdente è
sempre il più debole e, quindi, colui che da questo gioco
subisce conseguenze e delusioni.
Il carro ci rappresenta un ”Cavaliere mascherato”... che vuole
fare scacco matto all’Italia…
L’ideazione di questo carro della associazione culturale "Nuova
Arte '87" è stata di Francesco
Recca e alla progettazione hanno collaborato con lui
Gino Ponticello e Michelangelo Spoto. I principali
costruttori sono stati Enzo e Vincenzo Cucchiara
e l’organizzazione generale è stata curata da Nino
e Mimmo Cucchiara.
Di pomeriggio siamo stati avvicinati da una anziano signore
che si è presentato come il più “vecchio carrista
vivente di Sciacca”, Lillo Assenzo, che simpaticamente
ci ha invitato nel suo laboratorio dove stava mettendo a punto
la sua ultima costruzione, “I magnifici 7”, una rappresentazione
di personaggi caratteristici della Sciacca del tempo che fu.
Dalla conversazione avuta con il signor Lillo abbiamo avuto
modo di capire il grado di affezione che i saccensi hanno per
il carnevale e per la voglia di divertirsi. Il sig. Assenzo
ha iniziato a partecipare alle attività del carnevale
quando aveva solo 5 anni e fu messo su un carro dalla sua mamma
vestito da Pierrot. Quest’anno per festeggiare i suoi 80 anni
ha deciso di ricordare qual giorno sfilando per le vie di Sciacca
vestito nuovamente con l’abito raffigurante la famosa maschera
francese.
Auguri signor Lillo.