17- 18-19 maggio 2002

Infiorata di Noto

 

Un eterogeneo gruppo di camperisti provenienti da Trapani, Palermo, Santa Margherita Belice e Aragona, si è dato appuntamento all'area di servizio di Sacchitello sud nel pomeriggio del 17 maggio, da dove ha ripreso il viaggio in direzione Catania, da lì poi verso Siracusa e infine, dopo un viaggio durato 5 ore e mezza, il vociante e allegro gruppo è arrivato a destinazione: Noto Marina.
Nel pomeriggio di sabato si è unito a noi un amico proveniente da Lentini e tutti ci siamo sistemati presso l'area attrezzata Marina Parking, praticamente sul mare. La gita a Noto è iniziata il giorno successivo, dopo un bagno in un mare splendido ma ancora freddo.




Il Comune, d'intesa con il titolare dell'area attrezzata, ha istituito un servizio di bus navetta che ha trasportato in 2 giorni circa 1500 camperisti; l'affluenza è andata ben oltre le previsioni. Il titolare ha stimato una presenza di circa 500 camper provenienti non soltanto dalla Sicilia, ma anche dalla Calabria e dalla Campania. C'erano anche un paio di motorhome di cittadini francesi che, arrivati al mattino del venerdì quando ancora non c'era quasi nessuno, si sono ritrovati la mattina dopo "assediati" e increduli per quello che stava succedendo: infatti nella tarda sera tra venerdì e sabato l'area si era via via riempita sempre di più fino ad accerchiarli completamente .

Il "gruppo" ha visitato per tutto il pomeriggio di sabato e fino a tardissima sera la splendida cittadina barocca posta a poco più di 100 metri sul livello del mare, ricostruita dopo il terribile terremoto del 1693 che la distrusse quasi completamente. I netini ricostruirono la loro città un pò più a sud sul colle dell'Alveria e le nobili famiglie, i Nicolaci, i Landolina, i Trigona, i Di Lorenzo fecero a gara per abbellire gli interni dei loro palazzi con splendidi mosaici e all'esterno, dove saltano all'occhio anche al più distratto dei turisti, i motivi ornamentali dei balconcini che ritraggono figure allegoriche e soggetti di animali quali ad esempio cavalli alati, leoni, aquile ma anche strane facce, ora allegre ora minacciose. 

I vicoli e le stradine sono alquanto suggestivi. Si rivive in pieno l'atmosfera del "700", sfarzosa, solenne di quell'epoca; a tal proposito il pomeriggio del sabato abbiamo potuto assistere al corteo barocco che si è esibito nella piazza antistante il vecchio municipio neoclassico, dove un "presentatore" annunciava l'ingresso delle varie famiglie più nobili che si sistemavano poi tra le colonne dell'edificio. 

Successivamente abbiamo assistito a un balletto, a una battaglia a fil di spada tra due rampolli dell'aristocrazia, a un monologo di Shakespeare e a una esaltante esibizione degli sbandieratori locali, il tutto nell'atmosfera tipica di quell'epoca.
Ma Noto è nota soprattutto per "il Duomo", crollato qualche anno fa. Di esso rimane oggi soltanto una gigantografia che copre il cantiere proprio di fronte il vecchio municipio, e i lavori ancora continuano…
E ancora abbiamo visitato la chiesa di San Francesco, la porta Reale, la Loggia del mercato, la fontana di Ercole, situata in piazza XVI maggio, le statue in puro stile liberty del teatro Vittorio Emanuele, il monastero del SS. Salvatore. Abbiamo anche assistito ad un concerto di musica classica all'aperto e abbiamo visitato infine il palazzo Nicolaci dei principi di Villadorata, splendido esempio dell'architettura barocca che si affaccia sulla scalinata di Via Nicolaci, lunga più di 100 metri dove anche quest'anno è stata sistemata "l'infiorata"; il tema di questa edizione è stato quello dei personaggi di "Walt Disney". 

I bambini (ma non solo loro) sono rimasti a bocca aperta, stupiti nel vedere realizzati con petali e fiori multicolori i loro personaggi preferiti; c'erano praticamente tutti : Pinocchio, Tarzan, Cucciolo, Paperino, la Bella addormentata nel bosco, la Bella e Bestia ecc. La festa si è conclusa domenica con la sfilata delle majorettes che, sfilando proprio sopra "l'infiorata", hanno calpestato e distrutto così, in pochi attimi, una massa variopinta di colori, il paziente lavoro fatto due sere prima.
La scalinata come tutti gli anni visitabile a "senso unico" dal basso verso l'alto, era aperta dallo stemma della città.
Siamo rientrati nella tarda serata di domenica di nuovo tutti insieme, stanchi ma soddisfatti di aver visitato una così bella città.

Nuccio