Burgio
è un antico borgo medievale, probabilmente fondato dagli
Arabi che vi costruirono nel XIV un imponente castello, successivamente
adibito a carcere, che da poco è stato restaurato.
Il paese è ricco di tradizioni, di artigianato e di storia.
Dista da Agrigento 60 chilometri e 100 da Palermo ed è
a pochi chilometri da Ribera e da Sciacca.
Giunti sul posto, abbiamo comodamente posteggiato davanti la
chiesa di Santa Maria della quale
abbiamo ammirato l'antico chiostro che abbisogna però
di un urgente restauro.
Il chiostro di Santa Maria
Da
tempo avevamo desiderio di visitare questo paese, sconosciuto
alla maggior parte di noi, in special modo per visitare la famosa
fonderia di campane Virgadamo e le
fabbriche di ceramica tra le più pregiate di Sicilia.
Ma il paese offre anche altre attrattive che abbiamo in parte
scoperto passeggiando piacevolmente per le sue viuzze.
Una nota particolare merita il grande senso di ospitalità
dei burgitani, la loro disponibilità e l'amore per le
loro antiche tradizioni. La toccante cerimonia del Venerdì
Santo, ad esempio, coinvolge tutto il paese e attira folle di
turisti. Ringraziamo particolarmente la gentile signorina Liliana
Mortillaro che con grande passione ci ha descritto alcuni
riti della Settimana Santa.
Liliana Mortillaro ci descrive i "paràmiti"
che proteggono le candele
durante particolari processioni
uno dei portali di Burgio
Da
visitare, oltre al Castello, è la parte alta del paese,
di impianto tipicamente medioevale; la Chiesa di San Giuseppe;
la cinquecentesca Chiesa di San Vito; la Chiesa Madre.
Per le vie del centro storico di Burgio, vi sono tantissimi
portali che fanno immaginare quanto
valenti siano stati gli scalpellini locali nei secoli passati.
Anche le terrecotte di Burgio
hanno matrici molto antiche, colorata con stagno fuso nei
caratteristici colori giallo e verde con tipiche sfumature
cobalto. Le botteghe erano situate nei pressi dl fiume Tima,
ormai prosciugato, nel quartiere "di l'arti"
per avere a portata di mano sia l'argilla che l'acqua.
In alcuni musei si trovano terrecotte di Burgio datate 1600.
Un "cavaliere"
passeggia per le vie di Burgio
in una assolata domenica mattina
Il momento più significativo è stato senz'altro
quello della visita alla fonderia Virgadamo che dal 1500
produce campane di ottima fattura ancora oggi realizzate
con i sistemi e gli strumenti di allora.
I Virgadamo, vecchi maestri artigiani, realizzano le campane
partendo dalla progettazione sino alla fusione e alla
rifinitura con elementi decorativi.
Le campane da loro prodotte sono molto apprezzate e ricercate
in tutto il mondo.
L'attività adesso è gestita dal nipote del
Maestro Virgadamo, Luigi Mulè Cascio, che con grande
dovizia di particolari ci ha descritto tutte le fasi che
portano alla produzione delle campane. Per saperne di
più: www.campanevirgadamo.it
Successivamente
abbiamo fatto visita a una seconda fabbrica di campane, sorta
da poco, e gestita da un ex operaio della fonderia Virgadamo,
il sig. Cacciabaudo che ringraziamo per l'ospitalità.
Altra tappa della
giornata è stata la visita al "museo
delle mummie" che è situato nei pressi del
cimitero, in una antica cripta annessa al Convento dei Cappuccini.
Qui si trovano i resti dei corpi mummificati di 49 tra ecclesiastici
e benefattori adagiati in belle casse lignee o nelle nicchie.
Un Sonetto all'ingresso del museo invita i visitatori a riflettere
sulla vanità del mondo e a pentirsi di tutti i peccati
finchè si è in tempo...brrrrrr (a questo punto uno
scongiuro non starebbe male...).
Intanto si è
fatta ora di pranzo e così ci rechiamo nei pressi di
una antica villa nei pressi di Villafranca, un paese limitrofo
a Burgio, dove, usciti i barbecue e i tavolini, ci siamo dedicati
a una delle attività preferite dai comuni "mortali"...
allietati dalla sempre gradita e coinvolgente musica di Giuseppe
Cacicia.