La voglia di ritrovarci e di trascorrere un week end insieme ci ha visti, ancora una volta, radunati alla area di sosta “ Villa dei Pini “ a Montevago da Giacomo Giuffrida che ringraziamo per l’accoglienza.
L’occasione ha consentito di consegnare le felpe con il logo del nostro club e le nuove tessere ai soci.
Un graditissimo regalo è stato fatto dall’amico e socio Salvino Scafidi che ha voluto donare a tutti i soci presenti in sala un portachiavi con il logo della nostra associazione.
L’evento, all’insegna della cucina siciliana, si è aperta con abbondanti e variegati antipasti: formaggi stagionati e pepati – caponate – olive – finocchi e cipolle a forno e “ mussu “, per poi proseguire con la tradizionalissima e amatissima da noi palermitani pasta al forno “ anelletti a forno “ preparata da Edy Cacicia e distribuita da Franco Romano per proseguire poi con una specialità portata da Anna Nocito dal suo paese, Alessandria della Rocca, e cioè “l’anfriulata“, panini ripieni di olive, primosale e salsiccia che sono stati impastati freschi direttamente sul posto e infornati con sapiente maestria da Anna.
All’esterno su un grande barbecue Fulvio e Renzo hanno arrostito le “ stiggliole “ ampiamente apprezzate dai commensali.
Il tutto è stato innaffiato da un gradevole e sicilianissimo “rosso“. E per finire, arance nostrane e cassate con ricotta al forno.
Come da tradizione musica e karaoke dal vivo fino a notte a fonda.
Si ringraziano Anna Nocito – Edy e Giuseppe Cacicia – Renzo e Fulvio D’Angelo e Tania Catalano che hanno organizzato e realizzato quest’evento. Grazie anche a Salvino Scafidi per il graditissimo dono.
La domenica mattina è stata dedicata alla visita dei ruderi di Poggioreale, uno dei paesi della valle del Belice distrutti dal terribile terremoto del 1968, sterminando intere famiglie e causando una orribile morte a migliaia di persone. L’occasione ha consentito di far toccare con mano e vedere ai nostri ragazzi gli effetti di questo disastroso sisma di quasi 40 anni fa studiato nei libri scuola e da noi qualche volta a loro raccontato. A noi grandicelli che lo abbiamo, anche se marginalmente, vissuto ha consentito di ricordare i disagi di quei giorni e di riflettere su quanto piccoli e impotenti siamo di fronte agli inesorabili eventi della natura.
Alla prossima
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