SALINE INCONTAMINATE
testo di Tania e Antonio
Quando si attraversa ed ammira l'accecante
paesaggio dei 22 chilometri de "LA VIA DEL
SALE" che
da Trapani porta a Marsala, costellato`da. mulini a vento
quasi tutti recuperati dall'abbandono in cui erano stati
lasciati a partire dagli anni '70 dopo che per secoli avevano
macinato acqua salmastra da questa stupenda costa lagunare,
ti colpiscono gli odori ed i colori.
Tutto è irreale: il vento che giunge
dal largo e che passa prima da palme, pini e ginepri, arriva
carico di
questi odori. Il mare azzurrissimo è solo leggermente
increspato ed a piccole onde. La luce
dei sole fa
risplendere e scintillare come diamanti i cristalli di sale
che emergono dai cumuli di sale raccolto e che sembrano piccole
montagne innevate, le tegole di terracotta che coprono il sale
e lo riparano dal vento e dalla pioggia danno l'idea di minuscoli
villaggi di tufo.
All' orizzonte la laguna
dello Stagnone e l'isola di Mothia con i suoi irreali tramonti e con le barche dei pescatori che
buttano le loro reti.
Lasciandoti ammaliare da questo scenario fatato
e incontaminato, con la fantasia senti trasportati dal vento
gli echi dei canti delle squadre dei salivari che,fin dal tempo
dei Fenici, nei mesi di luglioed agosto, raccolgono il sale
ed a piccoli cumuli lo trasferiscono sugli argini con delle
pesantissime ceste e che, per alleviare la fatica, cantano
e sussurrano battute pungenti e colorite. Il sale... umile
e prezioso per la nostra vita e la nostra salute e per il futuro
di Trapani che lo produce integro e incontaminato come in nessuno
altro posto del mondo.
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