Gennaio
2006 Visita ai paesi etnei e Taormina nel ponte dell'epifania
2006
- 5 gennaio -
Come da programma si parte alle 18,00 dall'inizio dell'autostrada
PA-CT, i primi arrivati sono gli equipaggi Nocito e Pezzino,
alla spicciolata si aggregano anche la famiglia di Nuccio e
di Luigi.
Nella sosta alla stazione di servizio di sacchitello si decide di uscire a
catenanuova ; arriviamo al castello di Nelson mezz'ora dopo la mezzanotte che
la colonnina di mercurio segna diversi gradi sotto lo zero, quindi stufe al
max e a nanna.
- 6 gennaio -
Auguri a tutte le befane !!! una giornata con poche nuvole ci regala lo spettacolo
dell'etna completamente innevato e attorno a noi tutto completamente bianco
dal gelo; sono le 8,00 del mattino e la temperatura è di 0 gradi;
e poi dicono che in Sicilia fa sempre caldo !!! dal parcheggio al castello
ci sono circa 300 metri che percorriamo costeggiando il Simeto che è impetuoso
e gonfio d'acqua, sembra un fiume del nord tanto è largo; sul ponte
che attraversa il fiume foto di rito e ricordo.
---
Il Castello di Nelson ---
La guida ci conduce dapprima alla chiesa che venne costruita in epoca normanna
dopo la vittoria sulle truppe arabe lungo le rive del ruscello saraceno che
scorre accanto a tutto il castello e ci narra le avventure del prode ammiraglio
britannico che sconfisse Napoleone nella battaglia navale di Trafalgar : in
sintesi tale contrada , di parecchie migliaia di ettari, compreso il malconcio
maniero chè gia c'era, venne donato dal re borbone di allora perchè Nelson
impiccò all'albero maestro della sua nave il capo dei patrioti napoletani
Caracciolo, che aveva congiurato contro il re delle due Sicilie.-
Ma tale posto non venne mai visitato dall'ammiraglio che venne solo una volta
in sicilia e precisamente a Palermo; il maniero venne visitato, qualche anno
dopo la morte dell'ammiraglio, dalla figlia , e rimase talmente delusa da questo
posto da decidere di non mettere mai più piede in sicilia ; il marito
di questa signora, sir Bridgeport, venne in sicilia qualche anno dopo e rimase
entusiasta del posto tanto che decise di restaurare l'antica chiesa normanna
e le stanze che erano nel più totale abbandono.
Ecco perchè sui portoni del castello vi sono le lettere N e B che indicano
le iniziali dei cognomi Nelson e Bridgeport.
Nel corso dei decenni le stanze vengono abbellite in perfetto stile vittoriano
e parecchie teste coronate d'europa soggiornano in questo posto fino a quando
l'ultimo erede dei nelson regala per la simbolica cifra di un miliardo e 800
milioni delle vecchie lire tutto quanto al comune di Bronte ; era il 1981 e
le offerte che erano state fatte erano di gran lunga superiori, ma l'ultimo
erede preferì darlo all'amministrazione di allora con la clausola che
tutto sarebbe nei secoli rimasto per com'era, con una accurata manutenzione
e con il divieto assoluto di trasformare tale bellissimo posto in un una struttura
alberghiera - dobbiamo far merito all'amministrazione di Bronte di aver mantenuto
tale impegno.
Dopo la visita al castello si procede per Randazzo che raggiungiamo in meno
di mezz'ora e parcheggiamo su una piazza con bella vista sulla vallata e vicinissimo
il centro storico.
---
Randazzo ---
E' situata sulla destra dell'alcantara, fondata in età bizantina su
un preesistente centro siculo. Dato l'ora, ci è impossibile visitare
all'interno le chiese, che sono tutte databili tra il XIII ed il XV secolo;
la chiesa di San Martino con un bel campanile a strisce alterne di lava e calcare,
l'interno custodisce una vasca battesimale del Gagini del XV secolo; particolare è la
via degli archi che si presta a parecchi fotoscatti; altre opere gaginesche
si trovano nella chiesa di S. Nicolò; dall'esterno
parecchio foto al bel palazzo Finocchiaro; il castello di Randazzo lo riportiamo
per dovere di cronaca ma altro non è che una piccolissima fortezza adibita
ora a museo e all'interno completamente spoglio di oggetti dell'epoca e secondo
me anche gli interni sono stati ritoccati, tanto che dell'epoca bizantina
non ci abbiamo trovato nulla.
Della originaria chiesa di S. Maria restano i muri laterali fatti in pietra
lavica , i portoni laterali sono in stile catalano del XV secolo , Nel 1863
venne ricostruita la facciata ed il campanile, all'interno sculture degli
allievi del Gagini, dipinti di Velasquez e due tele di grande valore : la salvezza
di Randazzo e la Pentecoste.
Si ritorna ai camper e si torna indietro, verso sud, direzione Paternò dove
ad aspettarci ci sono Sergio e Claudio.
-
Paternò ---
E' un grosso centro urbano, poco distante da CT, con l'aspetto tipico delle
città, e quindì con lo stesso caotico traffico che si potrebbe
trovare a Palermo o a Catania; il presepe vivente si snoda nel borgo della
Gancia, il più antico quartiere della città che risale all'epoca
svevo-normanna e che stà ai piedi del castello ; del presepe vivente
parlano le foto e .... i nostri piedi !!! preferiamo ricordare il castello
che è un compatto torrione a pianta quadrata costruito nello stesso
periodo di quello di Adrano da re Ruggero il Normanno e che abbiamo potuto
visitare all'interno perchè aperto per una interessante mostra di pittura;
numerose le foto che testimoniano l'interesse dei fragolini a tutto quello
che non è solo cibo !!!
Il tragitto inverso verso il parcheggio ci svela un centro storico per certi
versi molto somigliante a quello di randazzo con una bella scalinata che ricorda
quella di caltagirone e con cortiletti deliziosi e che testimoniano la tradizione
di un vecchio mondo siciliano dimenticato da tutti; sicuramente la parte più interessante
della nostra visita a Paternò sta proprio qui.
-
7 gennaio -
Dal comodo parcheggio situato al centro della città ci muoviamo a mattina
inoltrata, Lia chiama al cellulare Salvino e prenota 6 piazzole al campeggio
Lagani presso Giardini Naxos.-
--- Taormina ---
Nuvole minacciose si avvicinano ma questo non ci scoraggia, raggiungiamo Taormina
con un pulmann di linea, lassù purtroppo piove a dirotto; ma Taormina è bellissima
in qualsiasi condizione meteo e in qualsiasi stagione, i festoni e le luminarie
natalizie ci sono ancora e l'atmosfera con questa pioggia forsè è più autentica;
a me, personalmente, più che i negozi (alcuni sono davvero belli
) piacciono più le stradine che salgono e scendono dal corso Umberto,
ma la tentazione è troppo forte, così spesso il gruppo si fraziona
ed entra ora in questo, ora in quel negozio.
Cosa dire ancora di Taormina: per dovere di cronaca ricordiamo il teatro greco
, l'odeon, palazzo Corvaia, palazzo Ciampoli, Piazza IX aprile, piazzale San
Domenico con al centro una elegante composizione di abeti natalizi e dove non
ci siamo potuti esimere dalla rituale foto di gruppo, il duomo dove alcuni
di noi hanno assistito alla messa; mi rendo conto che descrivere Taormina
così è troppo riduttivo, merita un miglior narratore ma anche
noi meriteremmo però adesso un pò di asciutto .-
Ritorniamo al "Lagani" e ci troviamo Paolo e Michele che ci avevano
raggiunto nel pomeriggio direttamente da Palermo mentre noi eravamo lassù.
La sera, purtroppo, non finisce nel migliore dei modi: il Palermo viene sconfitto
dalla Juve e piove ancora su di noi !!!
-
8 gennaio -
la sveglia suona molto tardi oggi, è bello stare al calduccio (e all'asciutto
) dentro le nostre chiocciole viaggianti, ma è il compleanno di Sabry,
così Nuccio insieme a Paolo e Luigi vanno in pasticceria, la gita
etnea finisce nel modo più dolce e nel pieno della tradizione del club
ecco Michele che brandisce come una durlindana una buonissima bottiglia di
fragolino.
Dopo la foto di commiato con Salvino si ritorna a Palermo con in testa già il
prox raduno: ci rivediamo a fine gennaio per la "mieusata" !!!