Feste e Sagre

Gorghi Tondi - Lago Preola - Cave di Cusa
giugno 2005

Domenica all'insegna dell'escursionismo. Visita rinviata da tanto tempo, decidiamo di approfittare della bella giornata per conoscere la riserva naturale Lago Preola e Gorghi Tondi che è stata affidata dalla Regione Siciliana al WWF in base ad una convenzione del 1998. Il regolamento consente, fra le varie attività agricole, anche la viticoltura. Ed è proprio da questo angolo della riserva che vedono la luce Gorgo Tondo bianco da uve Grillo e Chardonnay, e Gorgo Tondo rosso da uve Nero d’Avola e Cabernet Sauvignon.

La riserva si trova nella zona periferica a sud est di Mazara del Vallo, verso Torretta Granitola a circa 1 Km di distanza dal mare. Si estende per 335 ettari comprende laghetti naturali di origine carsica e di forma circolare circondati da vegetazione lacustre, macchia mediterranea, querce, lentischi, lecci, carrubi e palme nane. In questa piccola oasi è possibile incontrare numerose specie di uccelli migratori e stanziali come le folaghe, i tuffetti, le anatre selvatiche, gli aironi, gli usignoli di fiume e le upupe. Un luogo ideale dove passare una giornata in pieno relax a contatto con la natura.

Lungo i sentieri che portano ai laghetti si incontrano postazioni di osservazione degli uccelli. Muniti di un buon binocolo abbiamo potuto osservare gli animali che abitano la riserva nelle loro attività naturali.
La riserva è aperta al pubblico dal lunedi al sabato tutto l'anno. Le visite domenicali vanno concordate con gli uffici della riserva. Tel/fax 0923/934055.

La giornata è ancora lunga e quindi la nostra escursione può ancora continuare. Nei pressi di Campobello di Mazara si trovano le Cave di Cusa, la più suggestiva fabbrica naturale di materiali da costruzione di epoca greca. Lo spettacolo che si presenta ai nostri occhi è molto suggestivo. Sembra che il tempo si sia fermato quando il luogo è stato abbandonato dai Selinuntini nel 409 a.c., forse per l'arrivo delle truppe cartaginesi che avrebbero poi distrutto la città. Dal terreno affiorano il calcare tufaceo e i rocchi di gigantesche colonne rimasti in diversi stadi di lavorazione, dalle prime incisioni circolari fino ai rocchi finiti, che attendono invano di essere distaccati dal fondo del banco calcareo per diventare templi. Il considerevole numero di questi blocchi permette di ipotizzare che le persone impegnate nelle cave fossero circa 150.

 

 
A poca distanza dalle cave si trova un bacino d'acqua che offre riparo a decine di specie avicole e che si presta benissimo all'esperienza del birdwatching. La nostra curiosità è rivolta principalmente agli esemplari di Cavaliere d'Italia che abbondano nel laghetto. Il paesaggio circostante è straordinario come dimostrano, per quanto possibile, le foto del servizio.
Un'altro dei tanti luoghi paradisiaci della nostra bella terra di Sicilia.
 

Alla prossima
Giuseppe