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Natura di Sicilia
di Ignazio Sparacio

Ignazio Sparacio – medico e naturalista – si dedica da molti anni all’osservazione degli ambienti naturali, con particolare riferimento allo studio di alcuni gruppi di Invertebrati, come gli Insetti Coleotteri e i Molluschi terrestri, della Sicilia e dell’area Mediterranea. E’ autore di pubblicazioni scientifiche e di articoli a carattere divulgativo.

Cominciare una collaborazione con un sito di camperisti, cercando di fornire indicazioni o consigli su località naturalistiche non è un compito facile.
Chi sceglie di usare il camper come mezzo principale per le proprie vacanza o anche solamente per le proprie ore libere, è senz’altro una persona particolare, diciamo un po’ diversa dalla media: in meglio ovviamente!

Ha senz'altro, o dovrebbe avere, maggiore spirito d’iniziativa, un’idea ben chiara di come si affronta un viaggio, a volte anche lungo, di come sia importante rispettare la bellezza e l’integrità dei luoghi che si visitano, siano esse grandi città o meno frequentati luoghi naturali.
Per la preparazione dei viaggi, in particolare, esistono in commercio una serie infinita di manuali, riviste, carte geografiche e stradali di ogni tipo, oltre, ovviamente, il collegamento via Internet e lo scambio di opinioni con altri compagni. Tutto questo permette quindi di avere una buona conoscenza preliminare delle località che si vogliono visitare e pianificare nel migliore dei modi il viaggio.
Aggiungere ulteriori informazioni del genere è veramente difficile.


Madonie
Tuttavia, esaminando le varie località in oggetto, sceglieremo un’ottica leggermente diversa, sorvolando sulle conoscenze più usuali per privilegiare alcune notizie più scientifiche (ma prospettate sempre in chiave divulgativa) che normalmente sfuggono agli usuali canali informativi, spesso relegate in libri, riviste o siti internet poco consultati.
E’ ovviamente un discorso molto più ampio, e anche più lungo e complesso, che riguarda tutti noi e il modo corrente di intendere l’ambiente stesso in cui viviamo.
Quanti insetti ognuno di noi conosce? Dieci, venti, forse anche trenta? Pochi, troppi pochi! Solo i Coleotteri, quindi una parte degli Insetti, in Italia sono più di 10.000.
Non è un problema numerico né di cultura o sfoggio di un hobby singolare.
La realtà delle cose è che tutti questi più di 10.000 Coleotteri italiani, come gli altri innumerevoli esseri viventi, sono tutti diversi uno dall’ altro e hanno tutti un proprio nome.
Sono come delle opere d’ arte: uniche. Esistono forse due David di Donatello, due Torri di Pisa? No. Distrutte queste opere, esse finiscono per sempre, e con loro tutta l’umanità perde qualcosa; vi possono essere dei duplicati, ma mai altri originali.

Piano Zucchi

Paesaggio madonita
In più: tutti gli esseri viventi, anche i più piccoli e misconosciuti, hanno una propria e unica funzione, non sostituibile in nessuna altra maniera e collegata l’uno con l’altra nel lungo filo della vita di cui facciamo parte anche noi e che spesso, troppo spesso, dimentichiamo. Detto questo, non si ha la pretesa, di fare imparare i nomi di tutti i Coleotteri italiani o delle farfalle o di piante e arbusti, o di fare corsi accelerati per aspiranti zoologi o botanici.
Non servirebbe neanche molto.
E’ invece importante fare pervenire a tutti il concetto della complessità degli ambienti che ci circondano come presupposto del loro rispetto e della loro tutela; una più autentica acquisizione della realtà presente nel nostro mondo in contrapposizione alla banalità, all’appiattimento generale e al disinteresse.

Laghetto di Piano Zucchi


Massiccio della Carbonara

Iniziamo quindi questo nostro percorso parlando delle Madonie. Faremo una sintetica scheda generale delle principali caratteristiche geologiche, vegetazionali e faunistiche, con schede di approfondimento per alcuni argomenti più interessanti.
Appunti veloci, niente di più, che voi potete leggere prima di una escursione in queste località o portare con voi tra i vostri manuali e le letture preferite.

Le Madonie (Sicilia)

Le Madonie occupano la zona centrale dell’Appennino Siculo che si sviluppa lungo la Sicilia settentrionale, nelle provincie di Messina e Palermo. Quasi tutto il territorio è parte integrante del Parco Regionale delle Madonie. Sono un sistema montuoso delimitato a Settentrione dalla costa tirrenica, ad oriente dal fiume Pollina, a Sud dal bacino del fiume Salso (Imera Meridionale), a occidente dal fiume Imera Settentrionale.
I maggiori rilievi sono: Pizzo Carbonara (la cima più alta con 1979 m slm), Pizzo della Principessa (1977 m slm), Monte Ferro (1906 m slm); più a sud: Monte San Salvatore (1912 m slm) e Monte Quacella (1869 m slm); più ad occidente vi è Monte dei Cervi (1794 m slm) e Monte Castellano (1656 m slm).
Dal punto di vista geologico e morfologico, il nucleo montuoso è costituito da una serie di unità strutturali sovrapposte, appartenenti ai domini paleogeografici mesozoico-terziari (Dominio Sicilide, Dominio Panormide, Dominio Imerese) deformati e tettonizzati durante il Miocene e il Pliocene.

Al di sopra di queste unità si trovano terreni del Tortoriano superiore-Pliocene. La natura delle rocce è carbonatica nelle aree di Pizzo Carbonara, Pizzo Dipilo, Monte Mufara, Monte dei Cervi e dei Monti di Collesano; mentre le rocce dei rilievi marginali sono silico-clastiche e in parte gessose e saline nei pressi di Geraci e Petralia.
Nel territorio delle Madonie scorrono il fiume Imera Settentrionale, il fiume Pollina e il fiume Imera Meridionale con relativi affluenti minori e alcuni torrenti di discreta portata come il torrente Roccella, il torrente Castelbuono e il torrente Buonanotte.

Fiume Pollina
Numerose le sorgenti fra le quali le maggiori sono quelle di Scillato e Polizzi Generosa. Nella parte centrale del massiccio montuoso sono presenti inoltre diverse aree endorreiche, caratterizzate cioè (per fenomeni di carsismo) da una circolazione idrica sotterranea.

La vegetazione delle Madonie è ricca e diversificata, comprendendo più di 1500 piante differenti, distribuite dal livello del mare, con la fascia basale, la cui vegetazione xerofila e arbustiva (lentisco, corbezzolo, erica, olivastro, sughera, cisto…) è di tipo mediterraneo-arido, fin oltre i 1500 mt con la fascia montano-mediterranea, dove il Faggio raggiunge il suo limite latitudinale inferiore e con l’Abete dei Nebrodi, più in alto.

Ben rappresentate sono le fascie intermedie: la mediterraneo-temperato (tra i 400 e i 1200-1300 mt) con i boschi di Castagni, Frassini, utilizzati localmente per la produzione della “manna”, Noccioleti, Aceri, Querce sempreverdi (Leccio) e caducifoglie, e quella supramediterranea (al di sopra dei 1300 mt) con Roverella e l’Agrifoglio. Molte sono le specie endemiche o quelle presenti anche nelle regioni geografiche contigue alla Sicilia, a testimonianza di antichi collegamenti territoriali.

Tra gli endemismi madoniti ricordiamo: Senecione candido (Senecio candidus), Astragalo dei Nebrodi (Astragalus nebrodensis), Viola dei Nebrodi (Viola nebrodensis), molto localizzata oltre i 1500 metri di altitudine, la Ginestra di Cupani (Genista cupanii) piccola ginestra, alta fino a 60 cm., la graminacea Lino delle fate siciliano (Stipa sicula), l’Alisso dei Nebrodi, (Alyssum nebrodense) crocifera affine all’Alisso delle Alpi con fiori piccoli e gialli in maggio-giugno, il Cardo di Boccone (Jurinea bocconei), il Ranno di Lojacono (Rhamnus lojaconoi), l’Aglio dei Nebrodi (Allium nebrodense).

Corbezzolo

Pollina
vegetazione xerofila

Manna

Viola dei Nebrodi
Tra gli endemismi siciliani: la Ginestra dei Nebrodi (Genista aristata), l’Ofride a mezza luna, orchidacea descritta dal botanico siciliano Filippo Parlatore intorno al 1850, la Stellina di Gussone, molto rara e dai fiori rosa, la Camomilla delle Madonie (Anthemis cupaniana), diversa dalla Camomilla montana, pure presente, tipica delle montagne europee. Inoltre: il Cardo niveo (Ptilestemon niveus), endemismo calabro-siculo, la Felce regale (chiamata “Filicia francici”), rappresentante di una antica vegetazione di climi più freddi, lo Sparviere, specie siculo-appenninica, comune, dai fiori gialli.
Ginestra di Cupani
La fauna delle Madonie annovera innanzitutto molte specie estinte, come nel resto della Sicilia. I grossi mammiferi: Lupo, Cervo, Daino, Capriolo, Cinghiale; il Gufo reale, gli avvoltoi come il Gipeto, osservato dal Minà Palumbo nidificante presso Castelbuono intorno al 1840, e il Grifone, estinto intorno al 1950-60 e di cui si sta tentando la reintroduzione. Restano, comunque importanti, le attuali presenze: la Martora, la Volpe, la Donnola, il Gatto selvatico, l’Istrice, il Ghiro, il piccolo Moscardino, il Riccio, la Crocidura, il Mustiolo (il più piccolo mammifero europeo), il Topo selvatico, il Topo Quercino, l’ Arvicola, la Lepre e il Coniglio. Tra gli uccelli stanziali, in forte rarefazione, l’Aquila reale, il Capovaccaio (il più piccolo degli avvoltoi mediterranei), l’Aquila del Bonelli, il Merlo acquaiolo, nelle sorgive e torrenti integri.
Gipeto Gufo reale Grifone Raganella
Poi il Falco pellegrino, il Corvo imperiale, il Gracchio corallino, che vive in piccole colonie sulle rocce più alte, la Coturnice di Sicilia, la Beccaccia, il Picchio rosso maggiore, il Rampichino, il Codibugnolo siciliano, descritto dall’ ornitologo inglese, ma siciliana di adozione, Joseph Whitaker nel 1901, le Cincie, il Codirosso, la Ghiandaia, il Passero solitario, il Picchio Muratore, lo Storno Nero, comune nelle vecchi centri abitati.

Sono presenti Anfibi come la Raganella italiana, il Rospo smeraldino e il Rospo comune e Rettili come la Vipera, il Ramarro occidentale, il Biacco, la Biscia dal collare siciliana e, meno frequenti, la Testuggine di Herman e la Testuggine palustre europea.